Ci vediamo dal 4 al 14 Agosto 2024
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Dal 16 al 30 Luglio 2016 Mostra Personale presso la Saletta Carletti sede Vecchia Alassio via xx settembre 7 Alassio

prossima Mostra

Vi aspettiamo numerosi.
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Arte come gioco

Elogi ad Alassio per la mostra di Franco Ravera

By Claudio Almanzi on 2016-07No Comment

Elogi ad Alassio per la mostra di Franco Ravera

di Claudio Almanzi – Alassio. Grande successo nella “Città del Muretto” per Franco Ravera che sembra essere riuscito a ribaltare il noto ed antico proverbio “Nemo propheta in patria”, riuscendo a conseguire invece in questa mostra elogi dai propri concittadini, grande interesse da parte della critica e considerazione dagli esperti ed appassionati d’arte. La personale è ospitata presso la Sala Carletti in via XX Settembre.


Ravera, che ha al suo attivo numerose ed importanti personali e collettive, fra le quali quelle a Finale Ligure, Sanremo, Sorrento, Roma ed Albenga, è un artista vero, senza pregiudizi, che sa spaziare nel mondo variegato del colore e della forma, con forte gusto dell’ equilibrio. Pronto all’ innovazione, sovverte spesso tutto quello che ci si aspetterebbe dopo aver visto il travolgente Novecento. Ravera, che è nato a Genova nel 1951, attualmente vive ed opera ad Alassio, nel suo studio in via Mazzini 4, ed aderisce all’UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani) della diocesi di Albenga- Imperia, un sodalizio che riunisce una cinquantina di artisti provenienti dalle province di Savona, Cuneo ed Imperia.


“Cerco di esprimermi – ci ha spiegato l’artista- e nello stesso tempo di suscitare emozioni in coloro che saranno i fruitori della mia arte. Per questo sono sempre attento a questi due aspetti: me stesso ed il mio ipotetico spettatore. Poi naturalmente cerco sempre di fare laboratorio, di andare sempre oltre, di non fermarmi a soluzioni già provate o viste”. Così, con occhio quasi fanciullesco, mescola la tradizione all’ avanguardia e, con una forte solidità esecutiva, narra di mondi possibili, ma immaginari ricordandoci un Gianni Arde prima maniera o un Auro Albertini maturo, sempre con un forte filo narrativo a cavallo fra Calvino e Queneau.


“Ogni suo pezzo è fresco e vivace- dice di lui l’editor Armando D’Amaro, noto esperto d’arte e collezionista- ed aperto a mille soluzioni, per questo è giusto l’accostamento a certo Pinot Gallizio, così come nasce immediato un riferimento ai più recenti Auro Albertini o Gianni Arde, o ancora al grande Basquit”. Ravera fa un singolare uso del colore e trova personali soluzioni plastiche e stilistiche. Predilige la tecnica mista: gesso, terra e altri materiali sembrano quasi il tentativo di recuperare dall’affresco rinascimentale la solidità di un fondo impregnato di colore e materia che si fonde, dando origine a forme di onirica immaginazione rivolte alla realizzazione di un giusto equilibrio di fra la forma ed il contenuto.


“Le ultime mie mostre – conclude lo stesso Ravera- erano state l’occasione per far conoscere al pubblico le mie ultime soluzioni. Di recente ho fatto degli ulteriori passi avanti verso una continua ricerca e sperimentazione, due cardini che sono alla base del mio percorso artistico”. Chi vorrà lo potrà verificare personalmente visitando, fino a sabato, la sua mostra personale allestita alla Sala Carletti, in via XX settembre, 7, ad Alassio.


Elogi ad Alassio per la mostra di Franco Ravera added by Claudio Almanzi on 2016-07

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orna ad esporre nella sua città l'artista Franco Ravera, che dal 16 al 30 luglio sarà protagonista alla Sala Carletti di Alassio, in Via XX Settembre 7, tutti i giorni dalle 17.00 alle 22.00.

La mostra personale dal titolo "Arte come gioco", vedrà la summa dei lavori di Ravera, dalla pittura alla scultura, contraddistinti dall'utilizzo generoso della materia pittorica: predominanza dei colori primari, incorniciati dall'oro, su tele che spaziano dal puntinismo astratto alla sfarzosità del rococò. Un'urgenza quella di comunicare attraverso la realizzazione di opere materiche, che riesce ad emergere armonicamente pur non prescindendo dalla sua forza scatenante. Un viaggio, quello che si intraprende leggendo i suoi lavori, che tiene sospesi, sempre un pò sul confine, verso l'ammaliante porta d'oriente

Maddalena Canepa


Ravera torna ad esporre ad Alassio

Un'opera di Franco Ravera

Un’opera di Franco Ravera

SAVONA. 17 APR. Franco Ravera sta preparando una importante personale che verrà ospitata presso la Sala Carletti ad Alassio, dal 16 al 30 luglio. Ravera, che ha al suo attivo numerose ed importanti personali e collettive fra le quali quelle a Finale Ligure, Sanremo, Sorrento, Roma ed Albenga, è un artista vero, senza pregiudizi, che sa spaziare nel mondo variegato del colore e della forma con forte gusto dell’ equilibrio, ma è pronto all’innovazione, a sovvertire tutto quello che ci si aspetterebbe dopo aver visto il travolgente Novecento. Ravera, che è nato a Genova nel 1951, attualmente vive ed opera ad Alassio, nel suo studio in via Mazzini 4 ed aderisce all’Unione Cattolica Artisti Italiani della diocesi di Albenga- Imperia, un sodalizio che riunisce una cinquantina di artisti provenienti dalle province di Savona, Cuneo ed Imperia. 

“Cerco di esprimermi – ci ha spiegato l’artista- e nello stesso tempo di suscitare emozioni in coloro che saranno i fruitori della mia arte. Per questo sono sempre attento a questi due aspetti: me stesso ed il mio ipotetico spettatore. Poi naturalmente cerco sempre di fare laboratorio, di andare sempre oltre, di non fermarmi a soluzioni già provate o viste”. 

Così, con occhio quasi fanciullesco, mescola la tradizione all’ avanguardia e, con una forte solidità esecutiva, narra di mondi possibili, ma immaginari ricordandoci un Gianni Arde prima maniera o un Auro Albertini maturo, sempre con un forte filo narrativo a cavallo fra Calvino e Queneau. 

“Ogni suo pezzo è fresco e vivace- dice di lui l’editor Armando D’Amaro, noto esperto d’arte e collezionista- ed aperto a mille soluzioni, per questo è giusto l’accostamento a certo Pinot Gallizio, così come nasce immediato un riferimento ai più recenti Auro Albertini o Gianni Arde, o ancora al grande Basquit”. 

Ravera fa un singolare uso del colore e trova personali soluzioni plastiche e stilistiche. Predilige la tecnica mista: gesso, terra e altri materiali sembrano quasi il tentativo di recuperare dall’affresco rinascimentale la solidità di un fondo impregnato di colore e materia che si fonde, dando origine a forme di onirica immaginazione rivolte alla realizzazione di un giusto equilibrio di fra la forma ed il contenuto. 

“Le ultime mie mostre – conclude lo stesso Ravera- erano state l’occasione per far conoscere al pubblico le mie ultime soluzioni. Di recente ho fatto degli ulteriori passi avanti verso una continua ricerca e sperimentazione, due cardini che sono alla base del mio percorso artistico”. Lo potremo verificare personalmente visitando, a partire dal 16 luglio, la sua mostra personale allestita alla Sala Carletti, in via XX settembre,7, ad Alassio.
CLAUDIO ALMANZI

Arte ad Alassio

Incontro con l'Alassino Franco Ravera

Ha ottenuto un notevole successo in tutte le personali che ha tenuto lo scorso anno ad Albenga, e Finale Ligure: è Franco Ravera, un artista vero, senza pregiudizi, che sa spaziare nel mondo variegato del colore e della forma con forte gusto dell'equilibrio, ma è pronto all'innovazione, a sovvertire tutto quello che ci si aspetterebbe dopo aver visto il travolgente Novecento.
"Cerco di esprimermi - dice Ravera- e nello stesso tempo di suscitare emozioni in coloro che saranno i fruitori della mia arte. Per questo sono sempre attento a questi due aspetti: me stesso ed il mio ipotetico spettatore. Poi naturalmente cerco sempre di fare laboratorio, di andare sempre oltre, di non fermarmi a soluzioni già provate o viste".

Così, con occhio quasi fanciullesco, mescola la tradizione all' avanguardia e, con una forte solidità esecutiva, narra di mondi possibili, ma immaginari ricordandoci un Gianni Arde prima maniera o un Auro Albertini maturo, sempre con un forte filo narrativo a cavallo fra Calvino e Queneau.

"Ogni suo pezzo è fresco e vivace- dice l'esperto d'arte e collezionista Augusto Andreini- ed aperto a mille soluzioni, per questo è giusto l'accostamento a certo Pinot Gallizio, così come nasce immediato un riferimento ai più recenti Auro Albertini o Gianni Arde, o ancora al grande Basquit".

Ravera è nato a Genova nel 1951, attualmente vive ed opera ad Alassio, nel suo studio in via Mazzini 4. Ravera aderisce all'Unione Cattolica Artisti Italiani della diocesi di Albenga- Imperia, un sodalizio che riunisce una cinquantina di artisti provenienti dalle province di Savona, Cuneo ed Imperia.

" Di Ravera- dice Adalberto Guzzinati, giornalista e critico d'arte- avevo visto la mostra dal titolo:"Chiamare per guardare", che l'artista aveva tenuto a Finale Ligure, nella splendida cornice dei Chiostri di Santa Caterina. Lì avevo visto in esposizione una  trentina di pezzi, ed ero rimasto favorevolmente colpito non solo dall'uso del colore, ma anche dalla ricchezza delle soluzioni plastiche e stilistiche. La tecnica mista, l'uso anche misto dei materiali: gesso, terra e altri, sono il tentativo di recuperare dall'affresco rinascimentale la solidità di un fondo impregnato di colore e materia che si fonde, dando origine a forme di fondata immaginazione stabilendo un giusto equilibrio di fra la forma ed  il contenuto".

"Le ultime mie mostre - conclude lo stesso Ravera- sono state l'occasione per far conoscere al pubblico le mie ultime novità. Ho fatto degli ulteriori passi avanti verso una continua ricerca e sperimentazione, due cardini che sono alla base del mio percorso artistico".



Fonte: Claudio Almanzi


Has achieved considerable success in all personal who held last year in Albuquerque, Sorrento and Finale Ligure is Franco Ravera, a true artist, without prejudices, who knows wander in the diverse world of color and with a strong taste of the form ' balance, but is ready to innovation, to subvert all that you would expect after seeing the overwhelming twentieth century.
"I try to express myself - says Ravera- and at the same time to arouse emotions in those who will be the users of my art. For this I am always attentive to these two aspects: myself and my hypothetical viewer. Then of course I always try to do the laboratory , to always go further, not to stop and solutions already tested or views. "
So, with the eye almost boyish, mixes tradition to 'cutting-edge, and with a strong solidity executive, tells of all possible worlds, but an imaginary remembering Gianni Arde first manner or Auro Albertini mature, always with a strong narrative thread at the turn of Calvin and Queneau.
"Every piece of it is fresh and vivace- says the art expert and collector Augusto Andreini- and open to a thousand solutions, for this is just the approach to certain Pinot Gallizio, so how does an immediate reference to the most recent Auro Albertini or Gianni Arde, or even the great Basquit ".
Ravera was born in Genoa in 1951, lives and works in Alassio, in his studio in via Mazzini 4. Ravera accedes to the Union Catholic Italian Artists of the Diocese of Albenga- Imperia, an association that brings together some fifty artists from the provinces of Savona, Imperia and Cuneo.
"Of Ravera- he says Adalberto Guzzinati, journalist and critic art- had seen the exhibition entitled:" Call to watch ", which the artist had kept in Finale Ligure, in the beautiful setting of the Cloisters of Santa Caterina. There I had seen on display thirty pieces, and I was very impressed not only by the use of color, but also the richness of plastics and design solutions. the mixed media, also the mixed use of materials: plaster, earth and others, are attempt to recover from the fresco Renaissance solidity of a impregnated background color and material that melts, resulting in forms of imagination founded establishing a fair balance between form and content. "
"The last my exhibitions - concludes the same Ravera- have been an opportunity to let the public know my latest news. I've made more progress toward continuous research and experimentation, two hinges at the base of my artistic career" .



Source: Claudio Almanzi

12 Luglio 2007 Mostra Personale ad Albenga in Piazza dei Leoni

 
Franco Ravera espone in piazza dei Leoni
 
Da domani al 19 luglio l’artista alassino parteciperà alla mostra d’arte albenganese, mentre dal 20 luglio al 17 agosto sarà protagonista a Finalborgo.
 Da domani al 19 luglio l’artista alassino Franco Ravera sarà protagonista per il quarto anno consecutivo della mostra d’arte che avrà luogo presso la piazza dei Leoni di Albenga, sede U.C.A.I. (Unione Cattolica Artisti Italiani). Ravera “è stato definito da illustri personaggi come artista dotato di una intuizione cromatica al limite del surreale ludico, le sue tele impregnate di un creato universo esclusivo e personale”, come si legge scorrendo il suo personale sito internet, www.francoravera.it . Utilizza tecniche miste, predilige i colori acrilici che mixa con gesso, terra e altri materiali: “dal tratto sicuro e dalla sfumatura velata, l’insieme appare come una valvola di sfogo, aperta al gioco altalenate della vita. La sua pittura non appartiene ad una dimensione definita, né definitiva”.
Tra le ultime opere figurano alcune tavole dipinte a tecnica mista su ardesia, il “Totem dell’artista” e “La musica l’arte la radice ed io”, una scultura assemblata e dipinta che ha come base uno strumento a corde strofinate.
Dal 20 luglio al 17 agosto, poi, le sue opere saranno in esposizione nei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo, considerato uno dei centosessanta borghi più belli d’Italia.
 
 
 
 
Articolo pubblicato sul quotidiano online della Provincia di Savona www.ponentenotizie.it
Il 12 luglio 2007, all’interno della rubrica “ARTE”, con il titolo:
“FRANCO RAVERA ESPONE IN PIAZZA DEI LEONI
ALBENGA Da domani al 19 luglio l’artista alassino parteciperà alla mostra d’arte albenganese, mentre dal 20 luglio al 17 agosto sarà protagonista a Finalborgo”

Franco Ravera exhibits in Piazza dei Leoni
 
From tomorrow to July 19, the artist will participate in the exhibition of Alassio Albenga art, while from July 20 to August 17, will star in Finalborgo.
      From tomorrow to July 19, the artist Alassio Franco Ravera will host for the fourth consecutive year the art exhibition to be held at the square of the Lions of Albenga, home U.C.A.I. (Catholic Union of Italian Artists). Ravera "was defined by celebrities such as artist with a chromatic insight on the edge of the surreal fun, its soaked canvases created an exclusive and personal universe", as stated by scrolling through his personal website, www.francoravera.it. Uses mixed media, prefers acrylic paints that mixes with chalk, earth and other materials, "from the secure section and the veiled shade, the set looks like a safety valve, open to altalenate game of life. His painting does not belong to a defined size, nor definitive. "
Among the last works are some panels painted in mixed media on slate, "the artist Totem" and "Music art the root and I", an assembled and painted sculpture that has as its basis an instrument bowed string.
From July 20th to August 17th, then, his works will be on display in the Cloisters of Santa Caterina in Finalborgo, considered one of the one hundred and sixty most beautiful towns in Italy.
 
 
 
 
Article published in the online newspaper of the Province of Savona www.ponentenotizie.it
On 12 July 2007, within the heading "ART", with the title:
"FRANCO RAVERA EXHIBITS IN THE SQUARE OF THE LIONS
ALBENGA From tomorrow to July 19, the artist will participate in the exhibition of Alassio Albenga art, while from July 20 to August 17 will be the protagonist in Finalborgo "
Momenti
Maddalena Canepa
 
Dall’11 al 20 giugno l’artista Franco Ravera di Alassio sarà protagonista per il terzo anno consecutivo della mostra d’arte che si terrà presso la Piazza dei Leoni di Albenga, sede U.C.A.I ( Unione Cattolica Artisti Italiani ). Spesso la pittura, come tutte le arti in genere, serve a liberare il proprio Io, a farlo parlare, senza magari le restrizioni del buon costume che si incontrano nella vita quotidiana; “ ho iniziato a meditare sui momenti di conflittualità interiore che attraversavo e a trasporli sulla tela “, commenta Franco, “ i miei quadri si possono chiamare tavole, ma soprattutto essi sono momenti.” Quadri molto diversi tra loro, seppur legati da un fondamento che resta il leitmotiv della sua arte, l’utilizzo di tecniche miste con colori acrilici. Ma è possibile riconoscere un filo conduttore che leghi gli uni agli altri oppure ogni quadro è a sé stante per il suo significato? “ Ogni opera è frutto di un momento, unico ed irripetibile “. Spesso quando un quadro è già finito trova nuovi inserimenti, aumentando la consistenza dell’opera; la Sua, dunque, è un’arte in continua evoluzione, è vero e perché? “ Parafrasando Picasso < i miei quadri non sono mai finiti >, sono frutto di un momento, e quando il momento è passato, con lui anche lo stato d’animo che me l’ha fatto vivere “, e aggiunge, “ parto sempre da una visione generale, un’idea, che poi elaboro e sviluppo, a seconda del momento, appunto ”. Da questo modo di agire sulla tela scaturisce poianche il titolo dell’opera. E proprio dal titolo, e dal significato che esso dà all’opera, che emerge lo humor dell’artista: né è esempio un quadro raffigurante cinque uomini magri e uno grasso, dal titolo < Promemoria >; il significato intrinseco? < stai attento!> L’opera dell’artista alassino ha conosciuto diversi “ momenti “, dal dipingere i paesaggi, l’arte figurativa, fino all’astratto; “ oggi i miei quadri rientrano nel Surrealismo Moderno “. E la “ musa ispiratrice “ la notte.
 
 
 
Articolo pubblicato sul mensile d’informazione “Gente di Riviera” 
Anno XV n.5 Maggio 2006, pag. 19, con il titolo:
“UN ARTISTA ISPIRATO DALLA NOTTE
L’Alassino Franco Ravera espone le sue opere”

moments
Canepa Maddalena
 
11 to 20 June the artist Franco Ravera Alassio will be featured for the third consecutive year the art exhibition to be held at the Piazza dei Leoni Albenga, home U.C.A.I (Catholic Union of Italian Artists). Often painting, like all the arts in general, it serves to liberate one's self, to make him talk, without even the decency restrictions encountered in daily life; "I began to meditate on the moments of inner conflict that was crossing and to transpose them on the canvas," said Franco, "my paintings you can call tables, but above all they are moments." Pictures very different, albeit linked by a foundation that remains the leitmotiv of his art, the use of mixed media with acrylic paints. But you can recognize a common thread that binds to each other or each painting stands on its own for its meaning? "Each work is the result of a moment, unique." Often when a picture is already finished find new recruits, increasing consistency to the work; His, then, is an art in constant evolution, it is true, and why? "To paraphrase Picasso <my paintings are never finished>, they are the result of a moment, and when the time has passed, with him also the state of mind that made me live," and adds, "I always start from an overview, an idea, which then elaborate and development, depending on the time, in fact. " From this way of acting on the canvas it comes poianche the work's title. And just from the title, and from the meaning it gives to the work, which the artist's humor emerges: nor is it as a painting of five lean men and one fat, titled <Reminder>; the intrinsic meaning? <Careful!> Alassio The artist has experienced several "moments", by painting landscapes, figurative art, until the abstract; "Today my paintings fall into Surrealism Modern". And the "muse" night.
 
 
 
Article published in the monthly information "Riviera People"
Year XV # 5 May 2006, p. 19, with the title:
"AN ARTIST INSPIRED BY NIGHT
The Alassio Franco Ravera exhibited his works "

20 Luglio 2007 Mostra Personale ai chiostri di Finalborgo

Mostra permanente nel Vicolo degli artisti ad albenga

Porta Della cantina del ristorante Le Anfore da me dipinta nell'anno 2003 ad Albenga precisamente nel Vicolo oggi denominato Vicolo degli Artisti difronte alla torre museo.
Opera astratta raffigurante una famiglia nel futuro che Osserva il divenire in questo contesto romanico in un magnifico spazio medioevale.
 

Veicolo degli artisti animato


Franco Ravera torna ad esporre nella sua Alassio

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ALASSIO- Ritornerà ad esporre nella “Città del Muretto” il visionario artista alassino Franco Ravera. La personale è in programma dal 9 al 23 giugno nella sala delle esposizioni della Associazione Vecchia Alassio, in Via XX settembre. Si tratta di un ritorno alla Sala Carletti dove Ravera ha già esposto alcuni anni or sono con successo e tanti elogi dai propri concittadini, e con grande interesse da parte della critica e considerazione dagli esperti ed appassionati d’arte. Insieme a Ravera ci sarà anche lo scrittore Leonardo Prascina che presenterà la sua saga “Rosso Mediterraneo”. La personale, che sarà ospitata nel cuore del celebre “budello” alassino, offrirà la possibilità di ammirare le ultime creazioni dell’artista. Ravera, che ha al suo attivo numerose ed importanti personali e collettive, fra le quali quelle a Finale Ligure, Sanremo, Sorrento, Roma ed Albenga, è un artista vero, senza pregiudizi, che sa spaziare nel mondo variegato del colore e della forma, con forte gusto dell’ equilibrio. Aperto all’ innovazione, con coraggio, sovverte spesso tutto quello che ci si aspetterebbe, dopo aver visto il travolgente Novecento. Ravera, che è nato a Genova nel 1951, attualmente vive ed opera ad Alassio, nel suo studio in via Mazzini 4 e presenterà la mostra dal titolo: “Sempre grandi sempre piccoli, ma vivi nel presente”. “Cerco di esprimermi – ci ha spiegato l’artista- e nello stesso tempo di suscitare emozioni in coloro che saranno i fruitori della mia arte. Per questo sono sempre attento a questi due aspetti: me stesso ed il mio ipotetico spettatore. Poi naturalmente cerco sempre di fare laboratorio, di andare sempre oltre, di non fermarmi a soluzioni già provate o viste”. Così, con occhio quasi fanciullesco, mescola la tradizione all’ avanguardia e, con una forte solidità esecutiva, narra di mondi possibili, ma immaginari ricordandoci un Gianni Arde prima maniera o un Auro Albertini maturo, sempre con un forte filo narrativo artistico-letterario a cavallo fra Mirò, Calvino e Queneau. “Ogni suo pezzo è fresco e vivace- dice di lui il noto critico d’arte e gallerista Daniele Decia – ed aperto a mille soluzioni, per questo è giusto l’accostamento a certo Pinot Gallizio, così come nasce immediato un riferimento ad artisti come Auro Albertini o Gianni Arde”. Ravera, molto spesso, fa un singolare uso della materia e del colore e trovando personali soluzioni plastiche e stilistiche. Ama l’arte e arricchisce le sue tele con chiari riferimenti ed omaggi a grandi maestri del Novecento da Duchamp a Pollock a Botero. Fa uso con maestria della tecnica mista non disdegnando mescolare gesso, terra, cartone, plastica, carta straccia ed altri materiali che sembrano fin quasi il tentativo di recuperare dall’ affresco rinascimentale la solidità di un fondo impregnato di colore e materia che si fonde, dando origine a forme oniriche ed immaginarie con concreti riferimenti al reale, raggiungendo il giusto equilibrio di fra la forma ed il contenuto. “Questa mostra – spiega Ravera- vuole rappresentare l’occasione, dopo la lunga chiusura per la pandemia, per rinascere e per far conoscere al pubblico le mie ultime soluzioni dettate da una continua ricerca e sperimentazione, due cardini che sono sempre stati alla base del mio percorso artistico”. L’ inaugurazione è prevista per il 9 giugno, alle ore 17, con l’intervento del dottor Alberto Scarrone presidente della Mediterranean Marine Association; introduzione sul tema del simbolismo delle opere esposte. Durante l’evento lo scrittore di romanzi thriller Leonardo Prascina presenterà il primo volume multimediale della saga d’autore “Rosso Mediterraneo” ambientato alle foci del Rodano.
CLAUDIO ALMANZI




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